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Save the Children Italia Onlus

Save the Children lotta per i diritti dei bambini nel mondo

Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini.
È nata nel 1919 subito dopo la Prima Guerra Mondiale in risposta alle tragiche sofferenze subite dai bambini a causa del conflitto. Oggi opera in oltre 120 paesi nel mondo con una rete di 28 organizzazioni nazionali ed un ufficio di coordinamento internazionale, la International Save the Children Alliance.

Lavorando a stretto contatto con le comunità locali, Save the Children porta aiuti immediati, assistenza e sostegno alle famiglie e ai bambini in difficoltà; crea cambiamenti positivi e duraturi nella vita dei bambini nei luoghi dove opera.
Le attività riguardano l’educazione, la risposta alle emergenze, la riduzione della povertà, la lotta all’Aids, la salute e il contrasto allo sfruttamento e abuso.

Save the Children è attiva in zone di conflitto, o post conflitto, come la Repubblica Democratica del Congo, il Sud Sudan, l’Afghanistan, dove si impegna a portare a scuola i bambini che ancora non vi accedono.

In Libano, a seguito del recente conflitto del 2006, sta portando istruzione a favore dei bambini vittime di guerra, nel distretto di Tiro, Libano, mentre nell’area europea dei Balcani porta sostegno psico-sociale ai bambini di Srebrenica, contrasta il traffico di minori e sensibilizza in Albania la società civile e le autorità sui temi della tratta, dello sfruttamento e dell’abuso.

In occasione di disastri e calamità naturali, Save the Children porta sostegno alle popolazioni colpite, come in occasione del terremoto in Pakistan nell’ottobre 2005, per lo tsunami che ha colpito il sud est asiatico il 26 Dicembre 2004 o come è avvenuto in Bangladesh all’inizio di quest’anno o in Birmania in risposta al recente alluvione.


Save the Children Italia
Save the Children Italia è una Ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri.
Fin dalla sua nascita, nel 1998, ha sviluppato programmi che hanno l’obiettivo di migliorare la vita dei bambini e delle bambine che vivono in Italia.

La presenza dell’Organizzazione, in questi anni, si è consolidata in diversi settori e ambiti d’intervento, quali ad esempio la protezione dei minori migranti presenti in Italia, o a rischio di sfruttamento, o di quanti siano esposti ai problemi derivanti da un uso scorretto e illegale delle nuove tecnologie, o ancora, nell’ambito del sistema scolastico nazionale.

I principali ambiti di intervento di Save the Children in Italia sono:

  •   la protezione dei minori migranti, sviluppando attività di sostegno ai minori straniere, siano essi accompagnati o meno, richiedenti asilo, o vittime di forme di sfruttamento quali tratta, prostituzione, attività illegali e lavoro nero.
  •  la protezione dei minori in relazione alle Nuove Tecnologie, contrastando la diffusione della pedo-pornografia su Internet, e sensibilizzando i giovani all’utilizzo sicuro e consapevole della rete e dei cellulari.
  • l’Educazione allo Sviluppo, coinvolgendo i bambini e gli adolescenti e i loro insegnanti in percorsi di riflessione sulle dinamiche relative al rapporto fra sviluppo e povertà e il divario fra paesi in via di sviluppo e paesi industrializzati.
  • le attività di sensibilizzazione e di pressione, rivolte alle Istituzioni locali, nazionali e internazionali, e alle organizzazioni del terzo settore, per influenzare le politiche per l’infanzia e le loro applicazioni.
    Save the Children Italia fonda il suo lavoro sulla programmazione basata sui diritti dell’infanzia, mettendo in atto concretamente la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991.

Save the Children Italia opera per provocare cambiamenti positivi in merito alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, nella società e nelle Istituzioni e lavora con tutti gli attori coinvolti nel cambiamento delle politiche e delle prassi.

Save the Children lavora primariamente per e con i bambini e gli adolescenti più a rischio di disagio, abuso e marginalità. Tuttavia riconosce ampiamente l’importanza di rivolgere le proprie azioni anche all’infanzia e all’adolescenza in generale essendo convinta che nessun cambiamento concreto nella vita di milioni di bambini e adolescenti nel mondo potrà essere realizzato senza contribuire a modificare il modello di sviluppo attuale e la cultura dell’infanzia in senso più ampio.


La campagna “Riscriviamo il Futuro”
Dal 2006 Save the Children è impegnata in un’ ambiziosissima sfida: Riscriviamo il Futuro, una campagna internazionale per garantire l’accesso all’istruzione a 8 milioni di bambini che vivono nei paesi in guerra entro il 2010. Oggi nel mondo oltre 39 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione perché vivono in aree colpite dalla guerra. Sono minori che affrontano un futuro senza speranze.
L’impatto di una guerra sui bambini e sul sistema scolastico è devastante: le scuole vengono distrutte, usate dalle milizie o per accogliere la popolazione sfollata. Con la chiusura delle scuole i bambini si trovano esposti a violenze e rischi, compreso quello di essere rapiti, indottrinati e reclutati a forza negli eserciti. A seguito di un conflitto muoiono anche molti insegnanti. Così, a guerra finita, il sistema scolastico può fare affidamento su pochi docenti, spesso non qualificati, magari con classi di centinaia di allievi.

L’educazione ha un ruolo cruciale per la sicurezza e lo sviluppo di un bambino, soprattutto in un paese in guerra, perché garantisce protezione e dà speranza. Permette al bambino di riacquistare un senso di normalità. Lo aiuta ad elaborare il trauma subito attraverso attività sociali e creative in uno spazio protetto. L’istruzione permette di salvare giovani vite consentendo di acquisire delle informazioni importanti per la salute. Insomma, è il migliore investimento per il benessere presente e futuro del bambino e può essere il volano per lo sviluppo e la crescita dell’intero paese.  Perché solo l’istruzione può ricostruire ciò che la guerra distrugge.

Dall’inizio della campagna già 6 milioni di bambini hanno beneficiato dei progetti di Save the Children.